Descrizione
La chiesa dedicata a Maria SS.ma del Piano fu attestata nella seconda visita pastorale del 1651. La cappella fu iniziata con denaro di qualche devoto nel 1625, come precisato nell’epigrafe sull’architrave della porta d’ingresso, fu terminata nel 1635 con denaro della carità collettiva. La chiesa è assai cara nel culto della gente di Bitritto poichè è anche meta devozionale della festa primaverile del Lunedì di Pasqua:
Struttura architettonica La chiesa presenta una stereometrica facciata a capanna dal parato murario in regolari e paralleli conci di pietra. Al di sopra del portale d’ingresso si apre una lunetta a tutto sesto, con una immagine della Madonna col Bambino. Al lato della facciata della chiesa è addossato un corpo di fabbrica in cui si aprono due luci rettangolari. In esso è incastonato un bassorilievo monolitico raffigurante il simbolo eucaristico con le iniziali protocristiane, sorretto ai lati da due putti alati, nella parte retrostante la costruzione c’è l’abside e nella fiancata dei contrafforti, in parte crollati. L’interno presenta un unico ambiente (mt.18,50×6,40), con una profonda nicchia absidale e dalla volta a crociera. La navata è divisa in tre campate da tre arconi a chiave leggermente acuta, a destra si apre una porticina che immette in due annessi di fabbrica con volta a crociera. Nel primo si nota un monumentale camino in pietra, a destra del vano ve ne è un altro con volta a botte. Una macchina d’altare imponente divide l’ambiente da una strombatura absidale. Essa è un esempio sfarzoso di architettura decorativa tardo barocca (prima metà del ‘700).
Opere artistiche Incastonata nella macchina vi è una interessante pittura murale su pietra intonacata che rappresenta due angeli che reggevano un quadro – ormai trafugato – della Madonna del Piano, forse un originale del ‘600. Alla sommità della pittura murale è dipinta la figurazione del Padre Eterno attorniata da puttini nembati, dipinta dal pittore Carlo Rosa nella prima metà del ‘700.